A voler fare una lista esaustiva delle cose da vedere a Catania si potrebbe far torto alla grandezza artistico-culturale di questa città, perché si rischia di escludere luoghi che pur meritano l’attenzione del viaggiatore. Per questo vogliamo più che altro tracciare un percorso che tocca alcuni punti di riferimento del centro storico della città, partendo dal suo cuore: piazza del Duomo.
Piazza del Duomo, il cuore di Catania
È senza ombra di dubbio una delle più belle piazze italiane. Al centro si erge la fontana dell’Elefante, il simbolo della città, opera settecentesca dell’architetto Giovan Battista Vaccarini. L’elefante di pietra lavica, sormontato da un obelisco decorato in stile egizio, risale all’epoca romana. Intorno a questa statua ruotano curiose leggende legate a Eliodoro, un nobile della città vissuto nell’VIII secolo d.C. accusato di essere “negromante e fabbro di idoli” e, proprio per questo, condannato a morte dal vescovo Leone II il Taumaturgo. Il termine Liotru, con cui i catanesi fanno riferimento alla fontana, sarebbe proprio una storpiatura del nome Eliodoro che, secondo le dicerie popolari del tempo, si spostava in volo a cavallo dell’elefante!
La proboscide del pachiderma indica la spettacolare Cattedrale di Sant’Agata, costruita nel 1.094, durante la dominazione normanna, sull’impianto romano delle Terme Achilliane (II secolo d.C.). Nel corso dei secoli l’edificio ha subito numerosi rifacimenti ma ha conservato traccia di ogni fase della sua storia. La sua maestosa facciata barocca, progettata anch’essa da Vaccarini, colpisce subito l’attenzione dei visitatori. Anche l’interno a tre navate è ammirevole, qui si trova la tomba del grande compositore catanese Vincenzo Bellini. Dopo la visita della cattedrale, da piazza del Duomo si può imboccare la famosa via Etnea.
Via Etnea, la principale arteria della vita mondana catanese
Elegante e piena di vita, via Etnea è la strada più celebre di Catania. I viaggiatori restano sempre affascinati da questo viale – in parte riservato ai soli pedoni – lungo cui sorgono palazzi storici e meravigliose chiese, ma anche negozi e locali di ogni sorta. La pavimentazione in pietra lavica fa risaltare ancor più la bellezza degli edifici barocchi. Dopo un giro di shopping, chi volesse prendersi una pausa dalla vivacità di via Etnea può rifugiarsi a Villa Bellini per una piacevole passeggiata in questo curato giardino cittadino; gli amanti della natura avranno piacere di visitare anche il vicino Orto Botanico, fondato nel 1858 dal monaco benedettino Francesco Tornabene (da ottobre a marzo, aperto dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17:00; sabato fino alle 13:00. Da aprile a settembre, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 19:00; sabato fino alle 13:00).
Passando dai tesori naturali a quelli archeologici, sempre su via Etnea si incontra l’Anfiteatro romano del II secolo d.C., in piazza Stesicoro. Ma il protagonista della Catania antica, si sa, è il Teatro romano.
Il Teatro romano, il tesoro della Catania antica
Al Teatro romano di Catania si arriva prendendo via Vittorio Emanuele II da piazza del Duomo. Cinque minuti a piedi e il visitatore sarà di fronte all’ingresso. La struttura, che pare sia stata costruita su un preesistente teatro greco, poteva accogliere ben 7.000 persone. Oggi sono visibili la cavea con le gradinate per gli spettatori, l’orchestra e la scena.
Il teatro è aperto tutti i giorni, dal lunedì al sabato dalle 9:00 alle 17:00; la domenica dalle 9:00 alle 13:00. Il biglietto intero costa 6,00 €, quello ridotto 3,00 €. La prima domenica del mese l’ingresso è gratuito e la chiusura è alle 17:00.
La nostra passeggiata nel centro storico di Catania termina qui… ma non finiscono qui le meraviglie con cui la città etnea conquista i viaggiatori.